Gli ultimi anni hanno visto crescere in modo importante le vacanze attive, in particolar modo il cicloturismo.
Questa modalità di viaggio, non solo permette di divertirsi senza inquinare, ma permette anche di visitare luoghi e tradizioni in modo lento e attento, cosa che con un’ autovettura non sarebbe possibile.
Frank Hofmann, (ADFC’s National Charmain for Turism) ha fatto il punto della situazione della situazione del cicloturismo in Germania, mostrando dati estremamente interessanti che attestano l’ottima salute del settore.
In Germania questo tipo di turismo rappresenta il 12% di tutto il turismo e ha portato introiti di circa 12 miliardi nel 2020.
C’è da considerare anche che la Germania è ormai avvezza all’uso della bicicletta da molto tempo: i percorsi cicloturistici sono molto curati e ben tenuti e la Nazione tedesca spente circa 45 milioni di euro in promozione sul territorio, con diversi strumenti di marketing declinabili in diverse piattaforme.
Dai dati è emerso anche un identikit del cicloturista tipo: nel 90% dei casi il cicloturista si organizza in autonomia, nel 32% usa una e-bike e nel 54% dei casi fa questo tipo di esperienza in coppia. Infine, sono il 61% gli uomini che praticano cicloturismo, mentre 39% le donne.
Dal momento che la maggior parte di cicloturisti preferiscono organizzarsi il viaggio in autonomia, è interessante sapere come lo organizzano e il tipo di fonti utilizzate.
Dal webinar di Hofman si evince che la maggior parte di persone (76%) attinge le informazioni dal Web, il 43% da amici e conoscenti, il 42% da mappe, infine da App (35%) e da Uffici Turistici (23%).
Durante il viaggio, invece, i cicloturisti tedeschi si affidano per la maggiore alla cartellonistica stradale (67%), App (52%) e Mappe (48%).
E l’Italia?
L’Italia si piazza al terzo posto delle Top 5 delle destinazioni più popolari tra i cicloturisti tedeschi con un 9,1%, preceduta da Paesi Bassi (13,6%) e Austria (12,2%) e seguita da Francia (6,7%) e Spagna (3,6%).