Il viaggio in bici, oltre a fare scoprire angoli di mondo nascosti con occhi diversi, regala una sensazione di libertà incredibile.
D’altra parte, purtroppo, non è raro imbattersi in panorami mozzafiato e, una vola abbassato lo sguardo per riprendere il cammino, imbattersi in rifiuti abbandonati per strada.
Plastic Free Ride nasce proprio per questo.
Nata dal 2019 dall’idea di due rider appassionati di cicloturismo, l’iniziativa coniuga l’amore per la bici con l’attenzione e la cura per l’ambiente.
Muniti di carrello agganciato alla bici e armati di pinze telescopiche, questi ragazzi raccolgono i rifiuti che, tra una pedalata e l’altra, trovano lungo la strada: dalla plastica, al vetro alle lattine questi rifiuti vengono poi smistati e gettati nei bidoni di raccolta.
Il primo viaggio è stato di 400 km, da Torbole sul Garda a Rimini, ed è stato di conferma di quanto il problema sia serio e vicino alla quotidianità
“Questa consapevolezza unita al coinvolgimento e interesse riscontrato in molte persone, ci ha motivato a proseguire. – hanno riferito i ragazzi di Plastic Freeride – Nell’estate del 2020 siamo partiti per il secondo viaggio, questa volta da Torbole a Lucca. Ogni volta che ci è possibile poi, facciamo piccoli tour di pulizia sulle strade e i sentieri delle zone dove viviamo, in Trentino. Quest’estate partiremo per un viaggio più ambizioso: percorreremo l’Italia da nord a sud, dalle Alpi a Santa Maria di Leuca. Per continuare a fare la nostra parte concreta nella difesa degli ambienti naturali, e per coinvolgere sempre più persone in questa missione. Perché tutti possiamo fare la nostra parte.»
Plastic Freeride è una grande iniziativa di sensibilizzazione al problema e, al momento, i riders hanno ripulito 1.008 km di strada raccogliendo circa 2450 bottiglie.
Per scoprire l’iniziativa e guardare foto e video dei loro viaggi, potete visitare il loro sito cliccando qui