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Nuovi fondi stanziati per ciclabili urbane e ciclovie turistiche

Sono stati assegnati i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza previsti dal decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

Si parla complessivamente di 3,2 miliardi di euro di cui 2 dedicati al potenziamento di infrastrutture idriche e sistemi di approvvigionamento, 630 milioni per migliorare i collegamenti delle Zone economiche speciali e 600 milioni di euro stanziati per realizzare ciclabili urbane e ciclovie turistiche.

“A oggi abbiamo ripartito quasi la totalità delle risorse Pnrr e Piano complementare di nostra competenza e a metà dicembre completeremo il processo. Il risultato raggiunto in tempi così rapidi è stato possibile anche grazie all’efficace collaborazione con le Regioni e gli altri Enti territoriali. Nel frattempo, stiamo lavorando per garantire l’attuazione dei progetti nei tempi previsti”, ha riferito Giovannini.

Lo schema di decreto specifica, per quanto riguarda le piste ciclabili urbane, che 150 milioni di euro saranno previsti dal Pnrr per il rafforzamento della mobilità ciclistica mentre altri 50 milioni saranno stanziati per progetti già in corso.

Il 50% delle risorse sarà dedicato al Mezzogiorno e, comunque, andranno alle 45 città con popolazione superiore ai 50.000 abitanti e sedi di università con oltre 5.000 studenti iscritti.

I fondi saranno impiegati per la realizzazione di 565 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane, che collegheranno e stazioni ferroviarie alle Università.

I Comuni dovranno realizzare almeno 200 chilometri di piste entro il 32 dicembre 2023 e ulteriori 365 chilometri entro giugno 2026.

Nel caso non riuscissero a far fronte a questa richiesta, la pena è la decadenza finanziaria.

Per accedere al finanziamento, inoltre i Comuni devono inviare a manifestazione di interesse alla Direzione generale per il trasporto pubblico locale e regionale e la mobilità sostenibile del Mims entro 20 giorni dalla registrazione del decreto.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle ciclovie turistiche, invece, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile assegna alle Regioni e alla Provincia autonoma di Trento 400 milioni per gli anni che vanno dal 2021 al 2026, di cui 150 milioni di fondi statati a legislazione vigente e 250 milioni di finanziamenti europei.

DI questi fondi il 50% è destinato al sud e sono dedicati alla realizzazione di 1.235 chilometri di ciclovie turistiche, da ultimare entro giugno 2026.

In particolare, 51 milioni vengono assegnati alla ciclovia Vento (Venezia-Torino), 22,5 milioni alla ciclovia Sole (Verona-Firenze), 14 milioni alla ciclovia Grab (Grande Raccordo Anulare delle Bici di Roma), 39,5 milioni alla ciclovia dell’Acquedotto pugliese (da Caposele in provincia di Avellino a Santa Maria di Leuca in provincia di Lecce attraverso la Campania, la Basilicata e la Puglia), 74 milioni a quella Adriatica, 44,5 milioni alla Tirrenica, 30 milioni alla ciclovia del Garda, 33 milioni alla ciclovia della Sardegna, 61,5 milioni alla ciclovia Magna Grecia (Basilicata-Calabria-Sicilia) e 30 milioni alla ciclovia Trieste-Lignano-Sabbiadoro-Venezia.

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