fbpx

Italian Green Road Award 2021: è un Ex Aequo per Trento e Calabria

Per la prima volta, il premio che ogni anno va alle Green Road italiane che si sono distinte per l’attenzione al turismo lento, ha registrato un ex aequo tra la Green Road dell’Acqua di Trento e la Ciclovia dei Parchi della Calabria.

Si è scelto di assegnare il primo premio a due territori molto diversi tra loro sul tema del cicloturismo: da una parte un tessuto maturo come la Provincia Autonoma di Trento, dall’altro il grande impegno messo in atto dalla Regione Calabria per convertire l’ampia rete di sentieri e percorsi appenninici in ciclovie, puntando a un differente target di turismo.

Il secondo premio va alla Ciclovia del Sole della Regione Emilia Romagna mentre, il terzo, alla Regione Marche con il GABA – Grande Anello dei Borghi Ascolani.

Quest’anno sono state 16 le regioni e le province autonome che hanno candidato fino a due ciclovie, a conferma di un interesse sempre più crescente verso il cicloturismo, tra cui: Abruzzo, Basilicata, provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, provincia autonoma di Trento, Umbria e Veneto.

La Green Road dell’Acqua della Provincia Autonoma di Trento è una ciclabile asfaltata di 143 chilometri, che inizia al confine con la provincia di Bolzano, a Cadino di Faedo e, dopo aver attraversato 20 comuni, si conclude a Trento. L’acqua è la protagonista del percorso, che si snoda tra il fiume Adige e il lago di Garda e altri specchi e corsi d’acqua, costeggiando vigneti e punti panoramici.

Lungo il percorso, inoltre, si possono trovare 90 ciclo stazioni, 1000 stalli e 60 km di rete connessa. Questa green road, ben servita e segnalata, è stata realizzata convertendo 113 km di argini fluviali, strade dismesse e ferrovie.

La ciclovia dei Parchi della Calabria, invece, è stata conclusa poco più di un anno fa, riconvertendo vecchie ferrovie dismesse.

Questa è una green road di 545 chilometri che inizia a Laino Borgo (CS) e termina a Reggio Calabria, interessando un’area protetta molto ampia di circa 350.000 ettari lungo quattro parchi, l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre, attraversando 60 tra città, paesi e borghi. Il tipo di pavimentazione alterna tratti asfaltati a terra battuta, molti chilometri sono a uso esclusivo di ciclisti e pedoni. Il percorso è segnalato e attrezzato con fontane d’acqua, bike center, luoghi di sosta e di ospitalità attrezzati.

La ciclovia dei Parchi della Calabria si è aggiudicata il primo posto per l’impegno della Regione in un progetto di valorizzazione del turismo sostenibile e della mobilità lenta, oltre che un bellissimo esempio di comunicazione integrata.

La Ciclovia del Sole, che si è aggiudicata il secondo posto, è lunga circa 64 chilometri ed è è stata realizzata sull’ex ferrovia Bologna-Verona nel tratto che va da Mirandola a Bologna, attraversando dieci comuni e unendo i territori delle province di Modena e del capoluogo. Segnalata e attrezzata con aree sosta – con punti di ricarica e-bike e cellulare, fontane e kit riparazione – la ciclovia è interconnessa con la viabilità locale esistente, per agevolare anche gli spostamenti casa/lavoro e casa/scuola dell’utenza locale. Essere inserita nell’EV7 (Eurovelo, il tracciato europeo che unisce Norvegia a Malta di oltre 7.000 chilometri) conferisce alla ciclovia un’importanza strategica nell’attrarre cicloviaggiatori non solo italiani ma, soprattutto, europei.

Terzo posto, invece al Grande anello dei Borghi Ascolani della Regione Marche, percorso ciclopedonale a tema tema storico-naturalistico che, in un anello di 100 chilometri – 7 tappe di 15 chilometri ognuna – unisce Ascoli Piceno alle località più caratteristiche dell’entroterra pre-appenninico. La pavimentazione è mista e alterna strade bianche a sterrato e sentieri, soprattutto mulattiere utilizzate per gli spostamenti degli abitanti tra un borgo e l’altro, a tratti asfaltati. Il percorso è segnalato e attrezzato con bicigrill, fontane d’acqua e assistenza, oltre a punti di ristoro e sistemazione nelle località attraversate. Il progetto si deve al primo lockdown 2020, in risposta alla crescente domanda di turismo outdoor.

Menzione speciale legambiente è la Basilicata, con la ciclovia che da Matera va a verso le Dolomiti Lucane.

Dalla città dei Sassi, patrimonio UNESCO, e la Capitale della Cultura Europea 2019, si attraversa il parco della Murgia Materana e, costeggiando lo straordinario ecosistema dell’oasi WWF di San Giuliano, si raggiungono le Piccole Dolomiti Lucane, attraverso il parco di Gallipoli Cognato.

Un totale di 114 chilometri fatto di riserve naturali e di borghi arroccati, il un percorso prevalentemente asfaltato, segnalato e attrezzato con bicigrill, fontane, assistenza e possibilità di ristorazione e ospitalità nei comuni attraversati.

Fonte: FIAB

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Search in posts
Search in pages