Il Grand Tour della Valle di Savio fa vincere all’Emilia Romagna l’Italian Green Award 2022!
Giunto alla settima edizione, l’Oscar italiano del cicloturismo si è posto un doppio obiettivo: da una parte stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti, dall’altra promuovere gli investimenti nel cicloturismo come volano per una ripartenza in linea con le Direttive del Green Deal europeo.
I dati parlano chiaro: sono 8 milioni gli italiani interessati al cicloturismo, circa il 16% della popolazione maggiorenne, in un’Italia che è il primo produttore di biciclette in Europa con oltre 3 milioni di pezzi (+7% vs il 2020), l’11% dei quali sono e-bike (+25%).
La grande diffusione della e-bike, presente nel 46% dei pacchetti turistici, ha spinto a molti più utenti ad affacciarsi nel mondo del cicloturismo: sono più di 4.550 gli hotel che offrono servizi dedicati e 4.900 tour operator ed agenzie che hanno almeno un’offerta dedicata al cicloturismo.
Il cicloturismo è il settore che meglio è riuscito a sopravvivere agli anni di pandemia e fondamentale per lo sviluppo di questo settore sono i servizi, come il noleggio della e-bike, le guide certificate o gli alloggi.
Inoltre, le vacanze in ebike portano enormi benefici al territorio grazie al minimo impatto sull’ambiente e grazie, soprattutto, alle collaborazioni con le aziende locali e la costruzione di nuovi percorsi adatti al turismo in bicicletta.
Chi fa cicloturismo fa suo concetti come salute, sostenibilità, inclusione e valorizzazione dei territori attivando anche un grande processo economico per il nostro Paese.
La Proclamazione dell’Oscar Italiano del Cicloturismo si è tenuta a Matera in Basilicata, regione vincitrice dello scorso anno della menzione speciale di Legambiente, con una vera e propria festa nella Capitale del Cicloturismo.
La giuria – composta da personalità di spicco nel campo del giornalismo, opinion leader, sponsor, esperti e personalità dei settori bike, ambiente e turismo – ha dovuto scegliere tra le proposte presentate da regioni, territori e province autonome, tra questi Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, provincia autonoma di Trento, Veneto e, per la prima volta, la Regione Molise.
Si è aggiudicato il primo posto l’Emilia Romagna con Grand Tour Valle del Savio, un suggestivo itinerario ad anello di 172 km che percorre i sei comuni della Valle del Savio lungo i territori attraversati dal fiume omonimo e attraverso l’imponente Parco delle Foreste Casentinesi, patrimonio UNESCO.
Il secondo posto, invece, è andato alla Regione Marche con le Strade di Marche, un percorso di 113 km che coinvolge ben 26 comuni e 5 vallate la Val di Chienti, la Val Potenza, la Val del Fiastra, la Vallesina e la Val Tenna.
Il terzo posto, infine, se l’è aggiudicato la Regione Lombardia con la Ciclabile Valchiavenna, un percorso 42 km principalmente su asfalto che congiunge il Lago di Como alla Val Bregaglia, sul confine svizzero: parte da Colico (LC) e corre lungo il lago di Mezzola e il fiume della Mera, fino ad attraversare la città di Chiavenna, Bandiera Arancione del TCI e Cittaslow.
Inoltre, con la Green Road delle Dolomiti, la città Autonoma di Trento, si è aggiudicata una menzione speciale della Giuria: questo percorso ciclopedonale di 58 km è tracciato in parte sul percorso della vecchia ferrovia Ora-Predazzo, con collegamento agli impianti funiviari. La ciclovia unisce, in un unico itinerario, la Val di Fiemme e la Val di Fassa, nella cornice delle maestose Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il percorso inizia al confine con la provincia di Bolzano, in località S. Lugano e termina in località Penìa, nel comune di Canazei.
Infine, Legambiente ha deciso di dare una menzione speciale alla Puglia con al sua Ciclovia dell’Ofanto, che si sviluppa all’interno del parco naturare Regionale del Fiume Ofanto, a cavallo tra le province di Foggia e Barletta, Foggia e Trani.