I primi mesi del 2021 hanno confermato il trend dell’anno scorso: le richieste di e-bike crescono di giorno in giorno, soprattutto con l’arrivo della bella stagione.
Basti pensare che in soli cinque anni il mercato delle e-bike ha quintuplicato i dati di vendita, passando da poco più di 50 mila pezzi a 280 mila nel 2020.
Questa crescita non solo ha generato e ampliato prospettive di business legate al settore, ma ha anche allargato la platea di fruizione e dato il via a nuove abitudini per spostamenti brevi e all’insegna della sostenibilità.
Soprattutto in seguito alla pandemia, che ha portato alla luce problemi legati alla micro mobilità, oltre che l’esigenza di distanziarsi dalle altre persone e viversi l’aria aperta in piena sicurezza, si sono instaurate nuove abitudini nei riguardi del ciclismo urbano.
Eco-Counter, azienda specializzata nel contare gli spostamenti in bici nei Paesi di tutto il mondo, ha rilasciato recentemente un documento che attesta che nel mese di Marzo 2021, in Italia, si è registrato un +69% di bici in transito nei giorni feriali e un +55% contando tutti i giorni della settimana.
Come mostrano i dati, l’Italia è il paese che, percentualmente, più ha registrato un grande boom di spostamenti in e-bike, seguito da Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Finlandia, Svezia, Francia e Belgio.
Oltre al Covid, sicuramente anche il bonus bici e le nuove infrastrutture ciclabili realizzate da diverse città per incentivare l’uso della bici nella quotidianità, hanno dato inizio a una nuova “Era” delle bici come protagoniste nella mobilità post Covid.
A riprova di questo, uno studio condotto su diverse città europee, ha rilevato che nelle città dove sono state aggiunte infrastrutture dedicate alle biciclette, il ciclismo è aumentato notevolmente rispetto alle città che non hanno investito in ciclovie e piste ciclabili.
L’aumento si è registrato soprattutto nelle grandi città, dove il trasporto pubblico andava per la maggiore ma che con la crescita del bisogno del distanziamento sociale, si è dovuto cambiare rotta verso un tipo di spostamento veloce e più sicuro.
I ricercatori hanno analizzato 106 città europee raccogliendo dati come le lunghezze delle piste ciclabili e i dati forniti dai contatori di bici.
Dalla ricerca condotta nel periodo di marzo – luglio 2020, i ricercatori hanno scoperto che nelle città che hanno costruito infrastrutture idonee all’uso delle bici, i ciclisti sono aumentati dall’11 al 48%.
“Sembra quasi una legge naturale che più infrastrutture hai, più ciclismo avrai”, ha dichiarato al The New York Times, Sebastian Kraus, autore dello studio.
Proprio per questo motivo noi siamo convinti che non si tratti solamente di “moda del momento” ma siano abitudini che diventeranno sempre più radicate nella nostra quotidianità.