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E se la e-bike diventasse una nuova “medicina” prescrivibile dal Medico di Base?

Recenti studi hanno dimostrato come l’andare in bicicletta abbia effetti estremamente positivi.

Apporta benefici sia sul funzionamento del cervello, che nel miglioramento delle performance cognitive, ma anche per combattere stress, ansia, depressione e addirittura prevenire il Parkinson.

A Londra, ormai, l’attività ciclistica prescritta dal medico è quasi realtà.

Iniziata in via sperimentale nel 2014 in alcuni quartieri londinesi, sono state più di 500.000 le persone che hanno aderito al programma, dimagrendo in media 3,6 kg. in 12 mesi e abbattendo in media i costi sanitari di circa 10 milioni di sterline. 

Un ottimo risultato e, visto l’enorme successo dell’iniziativa, Downing Street ha deciso di allargare l’opportunità in tutto il Regno Unito.

 

Ma passiamo al contesto italiano.

Recenti studi hanno stimato che i costi derivanti al Sistema Sanitario Nazionale dalla eccessiva sedentarietà si aggira intorno a 12,1 miliardi di euro l’anno, pari all’8,9% della spesa totale.

Senza contare che le più diffuse cause di morte tra il 2003 ed il 2014 sono legate a malattie cardiache e cerebrovascolari, tutte correlabili alla sedentarietà e prevenibili con lo svolgimento di una sana attività fisica.

Le motivazioni dietro all’inattività sono molteplici, tra le più quotate stanno la pigrizia e la mancanza di tempo. Nella società caotica e frenetica in cui tutti noi siamo costretti a vivere, dobbiamo comunque cercare di non essere pigri e di trovare il tempo per curare noi stessi.

Il nostro benessere e la nostra forma fisica sono premesse fondamentali per “curare”, senza medicine, la nostra salute.

Molte persone passano il loro tempo in ufficio, in stato di quasi totale sedentarietà: 8 ore al giorno seduti davanti al computer, alzandosi solo per brevissimi momenti.

 

Ecco che il “Bike to work” potrebbe essere lo strumento più semplice ed immediato per trasformare uno stile di vita sedentario in una modalità molto più attiva, che permetterà di svolgere un’attività aerobica e di intensità modulabile, quindi adatta a tutti, anche a chi fosse affetto da ipertensione, diabete o osteoporosi.

Anche i pazienti reduci da problemi cardiaci gravi, vengono spesso indotti dal loro medico a svolgere un’attività fisica soft, attraverso l’utilizzo di biciclette a pedalata assistita che consentono loro di tenere allenato il cuore, senza per questo esporsi a rischio di eccedere.

Ricetta del medico, spese per l’acquisto di e-bike detraibili dal proprio 730, monitoraggio con cardiofrequenzimetri da parte di esperti e buoni spesa, nel caso di miglioramenti.

Questi sono alcuni dei punti cardine della proposta che Bike Italia avanza per combattere la sedentarietà in Italia che, qualora impattasse positivamente sulle abitudini di almeno il 20% degli italiani, produrrebbe un risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale pari a 2,4 Miliardi di euro ogni anno.

 

Una pedalata in più, può fare davvero la differenza!

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