Il 2020, oltre che un anno nefasto segnato dal Covid, è stato anche l’anno in cui le e-bike si sono imposte come mezzo di trasporto per spostamenti a corto raggio.
“Le necessità emerse dalla pandemia Covid-19 hanno esaltato le peculiarità delle due ruote come la fruibilità, il distanziamento, la velocità assicurata negli spostamenti, la facilità di parcheggio e la sostenibilità soprattutto in ambito urbano”.
Questi gli elementi che, secondo Gary Fabris, responsabile veicoli elettrici dell’Ancma, hanno fatto da propulsore al boom di acquisti di e-bike.
Secondo l’associazione si tratta di “uno sviluppo che, dopo le misure governative per il sostegno all’acquisto di bici elettriche e la spinta impressa dalle flotte e dalla mobilità condivisa, potrà avere un ulteriore impulso grazie al rinnovo dell’ecobonus che prevede uno stanziamento di 150 milioni di euro fino al 2026”.
I numeri del 2020 parlano chiaro: sono stati venduti oltre 40 mila pezzi in più, rispetto al 2019.
Il 30% degli italiani, dopo il primo lockdown, si erano dichiarati interessati all’acquisto di una e-bike contro una media europea del 17%. A rivelarlo, il sondaggio State of Nation di Shimano, effettuato su un campione di 13.000 cittadini in 11 Paesi europei.
A motivare la scelta dei potenziali ciclisti sono strati la possibilità di superare agevolmente salite e lunghe distanze (32%), il desiderio di migliorare le proprie prestazioni fisiche (30%) e mentali (22%) e la voglia di ridurre l’impatto ambientale del proprio mezzo di trasporto (18%).
L’Europa è la zona di mercato con ritmi più rapidi di crescita: nel 2018 ha rappresentato infatti il 20,12% del mercato globale e nel 2019 ha segnato un +23%. Le previsioni fino al 2021 danno una crescita in ambito europeo del 6,23%, con Germania, Francia e Italia tra le prime posizioni.
Il successo della bicicletta a pedalata assistita in questi anni è sicuramente l’innovazione, che è progredita con il tempo, migliorando design e prestazioni.
Il rovescio della medaglia è sicuramente la scarsità di bici sul mercato.
Se è vero, infatti, che il Covid ha dato una propulsione alla vendita di e-bike, è anche vero che ci sono state linee di produzioni chiuse per mesi, in concomitanza con un’ondata imprevista di richieste.
Tutto questo, come abbiamo detto nel nostro articolo “Aggiornamento sul mercato delle e-bike e sulle azioni intraprese da e-bike travel”, ha portato a un rallentamento della filiera produttiva e a una conseguente difficoltà nel reperimento di e-bike e di pezzi di ricambio.
Per poter godere a pieno la bella stagione, in sella a una scintillante e-bike, non bisogna lasciarsi intimorire dai lunghi tempi di attesa, ma occorre lavorare d’anticipo e prenotare la propria e-bike il prima possibile!