Partendo dal presupposto che il 2020 è stato un anno da dimenticare sotto tantissimi punti di vista, una nota positiva c’è ed è giusto darle risalto: è stato l’anno della bicicletta, in particolare quella elettrica.
Gli incentivi dedicati alla realizzazione di nuove infrastrutture e il bonus mobilità sicuramente hanno potenziato un trend che si era cominciato a registrare già dal 2019, che, rispetto al 2018, segnava un aumento di oltre il 13% di e-bike vendute, pari a circa 195.000 unità.
Basti pensare che, rispetto al 2018, si sono vendute circa 195.000 e-bike con una crescita del 13%, paragonabile solamente con i tassi di crescita dei telefoni cellulari negli anni ’90-2000.
Per il 2020, Confindustria Ancma ha stimato una ulteriore crescita di questo mercato, di oltre il 20% rispetto al 2019 e si prevede che, a fine anno, l’Italia supererà arriverà a quasi 250.000 e-bike vendute.
La vera grande sorpresa è che, tra le e-bike, le e-city e le e-trekking hanno rappresentato quasi il 50% delle vendite totali, segnale importantissimo a dimostrazione di nuovi orientamenti degli italiani, rivolti a muoversi con mezzi alternativi alle automobili e ai mezzi pubblici anche per gli spostamenti quotidiani, cominciando ad apprezzare uno stile di vita più eco-sostenibile e consapevole.
Nonostante il dato di crescita rilevante, siamo comunque ben lontani dai numeri del resto d’Europa.
Basta pensare che l’80% di bici vendute nel Nord Europa sono City e Trekking, mentre in Italia, fino ad ora, le Mountain Bike hanno sempre dominato il mercato.
Questo dato, quindi, ci fa capire quanto potrà essere grande la crescita di questo segmento di mercato, dedicato ai non sportivi, alle persone comuni che usano questo mezzo per spostamenti quotidiani, gite fuori porta o vacanze alternative.
Il grande boom delle vendite in Italia, tanto da trovare alcune difficoltà nel reperire alcuni modelli di e-bike nei negozi, è sicuramente stato incentivato dal bonus mobilità, ma non solo.
Gli incentivi dedicati alla creazione di infrastrutture, aree dedicate e riqualificazioni urbane, hanno dato un grande slancio al cambiamento di abitudini ripensando alla e-bike come mezzo ideale per muoversi.
Ma sarà un “amore di una vita” o una moda del momento?
“C’è molto entusiasmo nell’industria italiana in questo momento, ma anche molta cautela”, spiega Piero Nigrelli di Confindustria Ancma. “Certamente gli incentivi non esisteranno più il prossimo anno, ma noi, come Acma, stiamo lavorando ad altre tipologie di incentivi finalizzati ad aumentare la mobilità in bicicletta nelle città. Il cambio di atteggiamento degli italiani nei confronti dell’uso della bici e il proliferare di piste ciclabili nelle principali città italiane ci fanno sperare che questa tendenza non si inverta”.
E di questo, noi, ne siamo convinti!