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COP26: la mobilità attiva entra nel documento dei trasporti

La promozione della mobilità attiva, quindi in bici o a piedi, è entrata ufficialmente sul documento inerente ai trasporti presentato alla COP 26.

La COP 26 è la 26esima Conferenza delle Parti sui Cambiamenti Climatici, dove 197 Paesi si sono dovuti accordare sulle modalità di contenimento delle emissioni di gas climalteranti in ogni nazione, tempistiche e quanta responsabilità ha ciascun Stato rispetto a quanto hanno già storicamente emesso.

La conferenza si è conclusa lo scorso 12 Novembre e, a differenza di un primo momento dove non era presente nei documenti, è stata aggiunta la parte sulla mobilità attiva dopo una serrata campagna mediatica da parte dei cicloattivisti presenti a Glasgow e rappresenta il primo grande riconoscimento verso questa tematica.

Il paragrafo aggiunto alla dichiarazione afferma: “Riconosciamo che, insieme al passaggio a veicoli a emissioni zero, un futuro sostenibile per il trasporto su strada richiederà una più ampia trasformazione del sistema, compreso il supporto per i viaggi attivi, il trasporto pubblico e condiviso, nonché l’impatto sull’intera catena del valore derivante dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei veicoli”.

Per Mobilità attiva si intende lo spostarsi a piedi o in bicicletta quindi, anche se non è riportato nero su bianco, viene premiata la grande battaglia portata avanti da ECF che ha promosso una lettera, sottoscritta da oltre 300 associazioni a livello globale, per dare alla bicicletta il giusto spazio all’interno della COP26.

Qualche settimana fa, Henk Swarttouw, presidente di ECF e della WCA – World Cycling Alliance, aveva sottolineato l’enorme importanza di puntare sulle due ruote a pedali, affermando che: “La bicicletta dovrebbe essere una pietra angolare delle strategie globali, nazionali e locali per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni di carbonio. Alla COP26, i governi devono impegnarsi a fornire finanziamenti e leggi per uno spazio sicuro ed equo per la bicicletta ovunque. I cittadini sono pronti al cambiamento; ora i nostri leader devono attuarlo”.

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