fbpx

Ciclovie d’acqua, una grande risorsa per il cicloturismo!

L’Italia è un Paese che offre tantissimi paesaggi, differenti tra di loro ma tutti da vivere, assaporare e godere a pieno.

A questo proposito, nulla più di una bella pedalata ci concede la possibilità di goderci attimi di puro relax, immersi tra natura e scorci suggestivi.

Una soluzione ideale per lo sviluppo di nuove ciclovie è sfruttare i percorsi e le infrastrutture già presenti come, ad esempio, i corsi d’acqua.

Nelle nazioni più progredite non è raro imbattersi in tracciati ciclabili nati da percorsi che costeggiano canali e fiumi; in Francia, ad esempio, sono presenti bellissimi percorsi ciclabili che costeggiano il Reno, la Loira e la rete di canali che li connettono.

In questi giorni ANBI – Associazione Nazionale degli Enti di Bonifica e Irrigazione, FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, CIREM – Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e Mobilità dell’Università di Cagliari e Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design, hanno firmato un accordo per lo sviluppo di iniziative e programmi di ricerca per lo studio delle relazioni tra la rete nazionale dei corsi d’acqua e la rete delle ciclovie regionali e nazionali, con particolare riferimento all’armonizzazione delle norme che ne disciplinano la gestione in sicurezza.

Nel nostro Paese la legge n.2/2018 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta” ha previsto il recupero a fini ciclabili, con destinazione a uso pubblico, delle strade arginali di fiumi, torrenti, laghi e canali, comprese le opere di bonifica, gli acquedotti, le reti energetiche, le condotte fognarie, i ponti dismessi e gli altri manufatti stradali.

Negli ultimi anni, nelle opere di riqualifica e di sviluppo delle infrastrutture e dei percorsi dedicati al cicloturismo, sono stati sempre più privilegiati itinerari lungo i corsi d’acqua, grandi punti di interesse a livello naturalistico e paesaggistico.

Molte sono già presenti, come la nuova ciclovia che costeggia il Lago di Garda o la ciclovia Romea, mentre altre sono in via di realizzazione, come la ciclovia VenTo che collegherà Venezia a Torino.

In Italia esiste un enorme patrimonio infrastrutturale rappresentato da canali irrigui e di bonifica, si stima circa 200.000 chilometri di sviluppo, gestito da consorzi di Bonifica che provvedono alla loro manutenzione e gestione.

Non mancano di certo le difficoltà legate all’utilizzo di questa importante risorsa.

Innanzitutto la conformazione paesaggistica che si somma alle difficoltà burocratiche e ai problemi legati al difficile rapporto tra chi lavora nei campi a ridosso delle vie d’acqua e chi invece vorrebbe utilizzare quegli stessi territori in una occasione di turismo e cultura.

Con la firma dell’accordo, gli enti e le associazioni si sono impegnati a definire i presupposti per un quadro normativo nazionale che, superando le attuali difficoltà, faciliti lo sviluppo di una rete ciclabile nazionale e del turismo sostenibile ad essa legato, in armonia con chi svolge un’attività lavorativa nei pressi dei corsi d’acqua.

Ringraziamo FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – www.fiabitalia.it – per i preziosi dati forniti

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Search in posts
Search in pages