fbpx

Cicloturismo: un fenomeno di grande successo

Come emerso nella fiera del Cicloturismo 2022, la vacanza alternativa in sella alle e-bike non è una moda del momento, ma un vero e proprio stile di vita.

La bicicletta infatti è diventata una valida alternativa di mobilità sostenibile e il suo uso come esperienza turistica di grandi e piccole destinazioni, in Italia e in tutti i paesi considerati destinazione turistica, è sempre più centrale e importante.

Questo cambiamento è importante sia da un punto di vista culturale quanto economico: tanti infatti sono i progetti, le manovre e gli investimenti in campo per rendere l’uso della bicicletta sempre più accessibile e fruibile a tutti.

In un’ottica di esame attento a questo fenomeno, anche in vista alle opportunità che il PNRR (Piano nazionale di Ripartenza e Resilienza) potrà offrire alle destinazioni che vorranno impegnarsi nell’accoglienza di cicloturisti e cicloamatori, si colloca il report “Italia in bici 2022” redatto da CECOMS, Centro per la Comunicazione strategica dell’Università IULM, il cui Direttore scientifico è Stefania Romenti.

Questo report – ha commentato Gianni Cova, rettore dell’Ateneo – può essere una chiave della ripartenza ecologica e dolce del Paese in vista dell’estate dopo i due anni di pandemia che abbiamo vissuto. Su tutto il territorio italiano ed europeo esistono numerose ciclovie, alcune delle quali premiate perché spiccano su altre per alcuni criteri, come la viabilità, il rispetto per l’ambiente, la valorizzazione turistica e del territorio. Questo lavoro del CECOMS va proprio a inserirsi nell’ottica dell’attenzione che l’Università IULM pone da anni al tema della sostenibilità, anche all’interno del Campus, con il coinvolgimento dei suoi studenti e con l’offerta formativa”.

Nel 2018, prima della Pandemia, il cicloturismo produceva un introito economico in Europa di circa 44 Miliardi di euro, già quindi un numero positivo.

Dopo la pandemia di Covid-19, l’e-bike ha incrementato di +44% le vendite in Europa rispetto l’anno precedente, dando un altro impulso positivo al settore del cicloturismo.

L’altra faccia della medaglia, è rappresentata dall’esigenza delle aziende di tornare ad avere il controllo della filiera produttiva riportando in Europa lavoro e valore.

Il boom della bici, quindi, non è solo ottimo da un punto di vista culturale, sociale e ambientale, ma anche economico in quanto può portare lavoro e sviluppare progetti e strategie di sviluppo delle località.

Secondo i dati riportati dall’ECF nel report “The Benefits of Cycling” (2018) un maggior utilizzo della bicicletta porterebbe a un risparmio di spese sanitarie fino a 110 miliardi di euro e 3 miliardi di litri di carburante annui.

Le ciclovie inoltre permettono anche di decongestionare le strade trafficate e, secondo le stime FIAB, ogni euro investito in ciclovie ne restituisce 3.5 al territorio. Ogni progetto ultimato, inoltre, genera ogni chilometro di percorso un indotto annuo sulla zona attraversata di circa 110.000 euro.

Una rete ben distribuita e organizzata, secondo Fiab, porterebbe fino a 2 miliardi di euro annui.

Un’opportunità quindi completamente vincente su molteplici fronti e bisogna sviluppare al meglio.

Per leggere e scaricare l’interessante rapporto “Italia in bici 2022” qui: https://italiainbici.repower.com/wp-content/uploads/2022/03/italia_in_bici_2022_web.pdf

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Search in posts
Search in pages