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Bike to work: come iniziare

Suona la sveglia, ti alzi e apri la finestra.

Fuori c’è il sole, le temperature sono miti.

“Potrebbe essere la giornata perfetta per cominciare ad andare a lavoro in bicicletta”, pensi.

Poi però arrivano dubbi a raffica.

“E se sudo?”

“E se c’è molto traffico?”

“E se poi devo fare delle commissioni dopo lavoro?”

E poi abbandoni l’idea. Quante volte ti è successo?

 

Bene, oggi ti diamo qualche dritta utile per cominciare questa buona e sana abitudine.

Partiamo con un consiglio, magari un po’ retrò, ma molto utile: la lista dei vantaggi, degli svantaggi e delle eventuali soluzioni.

Prendete carta e penna e riempite la prima colonna con tutti i vantaggi che secondo voi usare la bici per andare a lavoro può portare, come risparmiare, restare in forma ed evitare il traffico. Poi compilate la seconda colonna con gli svantaggi, come, ad esempio, alzarsi prima la mattina o affrontare eventuali commissioni post-lavoro.

Infine compilate l’ultima colonna per comprendere se per quel dato problema o timore esiste una soluzione e se siamo in grado di metterla in atto.

Questo metodo può sembrare banale, ma ti può dare una prima visione di insieme e aiutarti a sconfiggere i primi dubbi.

Altro ostacolo da superare sono le false convinzioni, ovvero una serie di certezze che nascono più da abitudini o da preconcetti piuttosto che da una realtà definita. Il classico esempio è: “Sì ma io con l’auto impiego 5 minuti per arrivare a lavoro”.

Senza contare il problema Parcheggio e la distanza parcheggio-luogo di lavoro.

Per superare questo dubbio e convincervi dell’efficacia del bike to work prendete un cronometro e avviatelo da quando appena accendete l’auto e fermate il tempo nell’attimo preciso in cui entrate sul luogo di lavoro, quindi dopo aver trovato parcheggio, aver raggiunto l’edificio ed essere entrati.

Altre false convinzioni che possono minare la volontà di chi si sta avvicinando al Bike to Work possono essere:

Ci sono troppe auto, è pericoloso”: pedalare in città non è esente da pericoli, questo è sacrosanto, ma bisogna distinguere tra le insidie reali e la paura del pericolo. Le prime vanno conosciute ed evitate, trovando soluzioni adeguate, mentre la paura stessa del pericolo va superata perché ingigantisce i problemi. L’uso delle ciclabili, di parchi e di percorsi studiati per i ciclisti consente inoltre  di evitare il traffico, riducendo i pericoli e i tempi di percorrenza.

Si arriva al lavoro tutti sudati”: se il tragitto da percorrere è inferiore ai 5 km difficilmente s’innescherà il processo della sudorazione. Con una e-bike, inoltre, è ancora più improbabile visto che il motore assiste alla pedalata, consentendo al ciclista di ridurre lo sforzo.

 

Utilizzare una e-bike per andare a lavoro non è solo una soluzione per cambiare mezzo di trasporto, ma è un vero e proprio stile di vita.

Poi è vero, non è sempre semplice, soprattutto nelle stagioni più rigide o per il trasporto dei propri effetti personali, ma le soluzioni ci sono e basta solo un po’ di organizzazione.

La prima cosa utile da fare è individuare l’e-bike giusta per le tue esigente: ce ne sono per tutti gli usi e i gusti e da E-Bike Travel trovi personale estremamente preparato che può aiutarti a trovare la compagna perfetta di pedalate.

Il resto è soltanto organizzazione pratica: come trasportare le proprie cose, cambiarsi d’abito, gestire gli impegni fuori dall’orario di lavoro, problemi logistici che si possono risolvere facilmente!

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